Sito di Giuseppina Soricelli

venerdì 13 gennaio 2012

LE OPINIONI

Come abbiamo visto l’uomo, secondo la psicologia sociale, è un cognitive miser, homo non-proprio-sapiens (Quattrone). Quando agisce socialmente non si serve della propria razionalità, ma si affida ad emozioni, sensazioni, impressioni, impulsi che possiamo definire irrazionali.
Questa caratteristica si capisce soprattutto prendendo in considerazione i comportamenti collettivi. L'irrazionalità della folla (e quindi dell’uomo in essa) è una sua caratteristica essenziale: scrive infatti Le Bon che le folle sono:
“incapaci di avere un'opinione qualsiasi al di fuori di quelle suggerite da altri [...] si lasciano sedurre dalle impressioni”.
La folla ha un’anima sua propria: la personalità singola sparisce, le qualità e le caratteristiche personali si perdono, i sentimenti e le idee si polarizzano orientandosi nella stessa direzione. Per capire come “ragiona” l’uomo-massa diventa allora importante studiare, più che il pensiero e la coscienza razionale, quello che accade quando l’individuo è stimolato a rendere pubbliche le proprie idee, a “prendere posizione”. Ecco perché un oggetto di indagine proprio della psicologia sociale è lo studio delle opinioni e degli atteggiamenti.
In generale un’opinione è quello che una persona pensa di una certa cosa, l’insieme di idee che possiede. In psicologia – così come nella tradizione filosofica da Parmenide a Husserl, che distingue doxa da epistéme – opinione e pensiero non sono la stessa cosa. Per pensiero si intende infatti un’attività avente lo scopo di formare concetti, formulare ragionamenti, arrivare a soluzioni di problemi. Per molti aspetti il pensiero coincide con l’intelligenza e con il problem solving. L’opinione invece non ha lo scopo di formare concetti, né di formulare precisi ragionamenti o risolvere problemi, ma si serve di concetti, schemi, categorie già formate. Mentre il pensiero per definizione è un’attività produttiva, le opinioni sono attività riproduttive.
Secondo gli studi di psicologia sociale, possiamo individuare le seguenti caratteristiche delle opinioni.
1. Sono conoscenze circoscritte. Le opinioni nascono sempre su questioni già esistenti, all’interno di un quadro culturale già definito. Questa caratteristica è importante, perché ci permette di capire una cosa: l’opinione nasce a partire da uno stimolo preciso che indirizza il processo mentale proprio in una certa direzione anziché in un’altra.
2. Sono l’aspetto pubblico del proprio pensiero.3. Sono dichiaratamente soggettive, esprimono cioè un punto di vista limitato.
4. Hanno valore di conoscenza.

Le opinioni hanno una funzione di orientamento cognitivo nella vita sociale e sono dunque una componente fondamentale della social cognition. In esse prevale l’aspetto cognitivo, perché sono un modo di presentare le proprie idee e le proprie conoscenze. La società ci richiede di prendere posizione, di esprimere pubblicamente quel che pensiamo, di sostenerlo con ragioni. Anche se spesso “coloriamo” affettivamente-emotivamente le nostre opinioni, resta il fatto che quest’ultimo rimane comunque un aspetto accessorio.

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